I polipi nasali sono estroflessioni di mucosa edematosa che più frequentemente originano dalle cellule etmoidali e prolassano nella cavità nasale attraverso il meato medio.
Essi sono quasi sempre bilaterali e se lasciati crescere possono raggiungere il vestibolo nasale.
Spesso nei pazienti affetti da tale patologia vi è alla base o in conseguenza ad essa una sinusite cronica.
Infatti, la caratteristica risposta infiammatoria della mucosa in alcune regioni del naso porta alla formazione di un edema cronico che, in pazienti predisposti, conduce al suo prolasso e allo sviluppo dei polipi.
Questi aumentando di volume causano una ridotta ventilazione e drenaggio del seno cui si associa un accumulo di secrezioni endosinusali e un rallentamento del trasporto mucociliare.
Obiettivamente si presentano come singola massa, o multiple masse di aspetto pallido grigiastro non dolenti alla palpazione e non sanguinanti.
Il punto di impianto è spesso nel meato medio.
Il sintomo funzionale più caratteristico è l’ostruzione nasale associata a secrezione mucopurulenta,cefalea frontale e anosmia.
Molte volte i portatori di polipi sono bronchitici e asmatici.
Nelle prime fasi dell’intervento chirurgico vengono prelevati più campioni per l’esame istopatologico.
I bambini che presentano polipi dovrebbero essere valutati correttamente per escludere una fibrosi cistica.
L’unilateralità della lesione potrebbe far sospettare una forma micotica, un papilloma invertito o una forma tumorale.
