Con il termine settoplastica si intende il riallineamento del setto nasale sia cartilagineo che osseo con una correzione di tipo chirurgico attraverso un asportazione minima di tessuto. Si differenzia dalla resezione sottomucosa, poiché nonostante l’accesso sia sempre attraverso uno scollamento mucopericondrale, quest’ultimo comporta l’escissione della parte cartilaginea deviata.
L’anestesia praticata è generale con intubazione oro-tracheale.
In casi selezionati per speroni del setto nasale o piccole deviazioni anteriori cartilaginee può essere utilizzata solamente l’anestesia locale per infiltrazione. In alcuni casi la deviazione del setto nasale è talmente complessa da prevedere la completa asportazione del setto cartilagineo con la sottostante articolazione ossea (sottosetto condro-vomeriano)”.
L’incisione, che permette di accedere al setto nasale, viene praticata in corrispondenza del vestibolo nasale, generalmente nella narice destra sul bordo libero caudale della cartilagine quadrangolare . |
La sutura al termine dell’intervento è eseguita utilizzando un filo riassorbibile, evitando di dover rimuovere i punti nel periodo post-operatorio.
L’intervento eseguito con questa tecnica non crea alterazioni estetiche della forma della piramide nasale esterna (non sono previste tumefazioni e ecchimosi palpebrali o facciali). Inoltre la ferita chirurgica risulta difficilmente visibile anche ad una visione esterna ravvicinata del naso.
Al termine dell’ intervento vengono posizionati due tamponi nasali i quali vengono rimossi dopo 24 ore.
In caso di settoplastica senza turbinoplastica per consentire una respirazione parziale nasale è possibile inserire nel tampone nasale un tubo di ventilazione.
La durata dell’ intervento è di circa 60 minuti.
Il ricovero prevede due giorni di degenza al termine dei quali vengono tolti i tamponi nasali e viene praticata la prima medicazione.Sono poi previste altre due medicazioni, la prima dopo 6 giorni e l’ultima dopo altri 6 giorni. La medicazione consiste nel togliere secrezioni e croste accumulate nelle cavità nasali, nell’asportare eventuali sinechie, nel controllare o supportare la guarigione delle ferite (con terapie a base di pomate antibiotiche ,areosol medicati,lavaggi nasali con soluzione fisiologica) nel fermare sovrainfezioni batteriche con terapie antibiotiche da valutare singolarmente.
Generalmente è possibile riprendere l’attività lavorativa dopo circa una settimana. Il controllo post-operatorio ha la stessa importanza dell’intervento ai fini del corretto risultato finale. Il paziente non si deve pertanto allarmare della iniziale sgradevole sensazione di forte raffreddore che si riduce notevolmente con la prima medicazione. La corretta respirazione è da prevedere in 10 giorni circa. E’ possibile la formazione di croste anche a lunga distanza dall’intervento, in tal caso può essere necessaria un’ ulteriore medicazione nasale. E’ comunque sempre fortemente consigliata una visita di controllo definitiva in fibroscopia da eseguirsi circa dopo tre mesi dall’intervento.